mercoledì 6 marzo 2013

Atlètico Cuniggiu vs WUHRER MACHT FREI 2-2

Pioggia, Botti, Botte e Piero

Il sottotitolo riassume molto bene i leit motiv della serata di campionato AICS numero 13: un numero che la tradizione considera foriero di cattiva sorte. Da una parte potremmo pensarla così, visto che i biancorossi si sono presentati all'appuntamento dell'anno decimati (assente Nicola per l'infortunio patito la scorsa settimana, assente Andrea), influenzati (Federico l'Imperatore, Daniele), mezzi rotti (il polpaccio di Pablo a mezzo servizio, il polso "gigio" di Bimbo). Nononostante ciò il pareggio non è maturato a causa della mancanza di gioco: il Cuniggiu si è portato due volte in vantaggio dimostrando nei primi dieci minuti una superiorità schiacciante e palese. La rimonta ospite è stata agevolata esclusivamente dal clima avverso per le geometrie palla a terra dei Cuniggi, nonchè dal gioco ruvido del Wuhrer, costretto a sopperire alla qualità con la quantità.

Wuhrer Macht Frei - Azione di gioco (99 il secondo da sinistra, 12 il secondo da destra)

La formazione in campo:





1    Marco Montagnoli
71  Pietro Alonzo
5    Michele Saldo
10  Daniele Parodi
Ohhhhhhhhhh Treeeeeeeeeeee Federico Costantino
17  Antonio Bovero
12  Carlo Peruta

A indisposizione

2   Daniele Delfino
55 Massimo Giulianelli

Primo Tempo
Si tratta dell'unica frazione di gara in cui il campo è praticabile, affermazione valida soprattutto per i primi 10 minuti. Non a caso nel primo quarto di gara il Cuniggiu si porta in doppio vantaggio con due acuti di Willy Peruta che, nel primo caso, realizza sottoporta dopo una cavalcata magistrale di Costantino sulla sua amata fascia sinistra (dando le spalle a Bimbo l'Impero d'Oriente riaccoglie il suo legittimo Imperatore) per poi scucchiaiare a rete dal limite sinistro dell'area su assist di un Bovi tanto polemico (dov'è la novità) quanto inarrestabile (salvo falli avversari): Antonio controlla un pallone rilanciato da Marco...

Il Wuhrer non si scompone e vuoi la mole del proprio pack, vuoi la disattenzione della fascia destra nel contenere le offensive gialloblu, in poco meno di 5 minuti, arriva il pareggio. Il primo gol su punizione da posizione centrale appena poco al di là dell'area di rigore, il secondo innescato ancora da un'iniziativa della catena di destra, cross dall'area piccola, ribattuta della difesa raccolta dal Wuhrer fuori area, tiro al volo, deviazione, tanta confusione e il pallone si insacca.

                                 Le fragorose ed insopportabili esultanze dei tifosi Wuhrerini

Il primo tempo si conclude senza ulteriori emozioni, a parte i continui falli patiti dai centrocampisti, non sempre sanzionati dall'attento arbitro Rogna.

Il continuo sostegno dei tifosi biancorossi nonostante il recupero ospite

Secondo Tempo

Nessun cambio tra le fila Cuniggie, una sostituzione per il Wuhrer. La musica non cambia: il campo peggiora lentamente, a tutto vantaggio ospite. Nonostante la pressione del Wuhrer, ogni attacco risulta sterile e viene sventato con agilità dalla coppia Alonzo-Saldo, in gran spolvero: una nuova giovinezza per capitan Saldo...se solo perdesse 10 chili, questo il nostro rammarico.

Saldo (sinistra)  e Peppo a fine gara: hanno dato l'anima per il Cuniggiu. Notare la maglia gialloblu tenuta da Micky e donata dal Wuhrer  quale segno di stima nei confronti del nostro capitano

 Al 15' del secondo tempo entra lui, Piero, il vero protagonista della serata, come vedremo. Poco dopo infortunio per Pablo Parodi: rinvio di Michele su rimessa dal fondo, stacco a centrocampo di Pablo che ostacolato fallosamente da un giocatore del Wuhrer (ponte), forte impatto al suolo con conseguente fuoriuscita della spalla. Dopo le cure di rito, entra in campo Giulianelli (ombra del 99 d'ora in poi) con conseguente spostamento di Alonzo sulla fascia destra.
In una delle incursioni gialloblu, Giulianelli ferma fallosamente la torre del Wuhrer sull'out di destra.

Guglie (99)


Dagli sviluppi della punizione, rimpallata dalla barriera, nasce un piccolo "disguido" tra il nostro caro Piero (12) e Bovi, che potremmo così raccontare:

...ed arrivasti a passar centrocampo in una sera piovosa e nera
E mentre marcivi insieme al tuo onore, vedesti Bovi in fondo all'area di rigore,
che aveva il tuo stesso identico umore, ma la divisa di un altro colore...
calcialo Piero, calcialo ora e dopo un colpo calcialo ancora,
fino a che tu non lo vedrai moribondo, ma non prima che Bimbo faccia il finimondo...

Ovviamente scoppia un parapiglia: tra chi di noi che vuole uscire e non giocare più, le sbruffonate avversarie, le vibranti proteste di Bimbo. L'arbitro saggiamente riporta una parvenza di calma, fa proseguire il gioco per non più di 90 secondi e fischia il termine dell'incontro con qualche minuto di anticipo. Scelta di grande saggezza.

Ragionando a mente fredda, per quanto il comportamento di Antonio possa essere spesso sopra le righe, difficilmente lo vedrete attaccare briga per primo con qualcuno. Sente molto le partite (amichevoli incluse) e questo lo porta a reagire molto duramente a provocazioni e falli avversari (quest'ultimi assai numerosi, in special modo ieri sera). Ha commesso anche un brutto fallo nel primo tempo per cui è stato giustamente ammonito: si trattava, ad ogni modo, di un fallo di gioco. Poche volte, però, mi è capitato di assistere ad un fallo così gratuito e subdolo da parte di un avversario: aspettare la distrazione dell'arbitro e calciare con forza il giocatore "nemico", reo di provocazione (bel livido per Bovi). Il biasimo e il disonore sportivo, però, lo rivolgo solo nei confronti di Piero. Il Wuhrer, tutto sommato, non era nè meglio nè peggio di tante altre squadre, considerando poi l'importanza della posta in gioco in questa partita (importanza comunque relativa, sia ben inteso). Ricordo squadre ben più arcigne cattive, umanamente e non sportivamente: All Friends Grondona, Roots, Cavalli Sciolti, associazioni a delinquere da fermare prima della fine di un campionato, prima che qualcuno si faccia male, ma si sa, pecunia non olet


Pagelle

Bimbo: sopporta il dolore, para con attenzione e senza sbavature.
Bimbo  
 Micky: sempre attento, controlla il suo avversario senza sforzo alcuno.
Peppo: prestazione pregevole, lo trovi in ogni parte del campo, il vero Giaguaro da smacchiare nel 2013. 
Pablo: un faro nel centrocampo, agilità, tecnica, dribbling secco...e ieri stava male, non dico altro (peraltro gli fa molto bene la malattia, ricordo il gol vittoria contro l'Angel) 

Pablo 
 Federico: di nuovo in carica sulla Sacra Fascia Cuniggia d'Oriente

La donazione di Costantino: ieri molto ricca in rifiuti azotati
 Bovi: tecnica, corsa, cuore, polemiche come se non ci fosse un domani, insostituibile

Willy: opportunista, tecnico, instancabile, attacca e torna. Sarebbe il figlio sempre sognato da Novellino; da quando si è sbloccato è una gioa vederlo giocare.

  

mercoledì 16 gennaio 2013

Uruk Hai 2 vs Atlètico Cuniggiu 2-7

Nonostante la defezione difensiva causata dal morbo parigino che ha colpito Marco Montagnoli e Daniele Delfino (primo e secondo portiere della squadra), il Cuniggiu non sfigura in quel di Begato 9 e porta a casa tre punti fondamentali nella rincorsa Champions.

Il panettone delle feste è stato smaltito rapidamente dagli uomini di Giulio Rocchi ("Giulio chi?" diranno alcuni) nonostante un avvio di gara poco brillante.

Avvistamento del Presidente in una nota fumetteria del centro città

Con il passare dei minuti i biancorossi prendono consapevolezza delle proprie risorse e dopo aver incassato la rete dell'Uruk Hai in contropiede, si riversano nell'area avversaria creando un piccolo assedio. Il leit motiv dell'incontro, una volta ottenuto il vantaggio, non cambierà più.


Formazione titolare:












Giulianelli
Alonzo
Saldo
Costantino
Peloso
Parodi
Mariotti


A disposizione:

Bovero
Fasciolo
Peruta



<<Mi raccomando ragazzi: non fateli tirare troppo, specialmente nei primi minuti>>
                                                                                                      Massimo Giulianelli

              Tifosi del Cuniggiu ai cancelli di Begato 9
Passano 10 secondi dal fischio d'inizio di Renato Brunetta e subito l'Uruk Hai si rende pericoloso, tiro al limite dell'area piccola, respinge Giulianelli, la palla arriva all'attaccante avversario che fallisce un calcio di rigore in movimento. Il Cuniggiu prova a reagire, ma lo fa con sterilità e senza azioni manovrate cercando di innescare Mariotti lasciato troppo spesso solo dai compagni a fronteggiare la difesa neroverde. Continuano le azioni Urukaiche e altre due parate del "portiere per una notte" impediscono agli avversari di passare in vantaggio. L'appuntamento con il gol per l'Uruk Hai è solo rimandato di pochi minuti: contropiede bruciante dei neroverdi che con un cross dalla propria trequarti scavalcano l'intera difesa cercando la deviazione di testa di uno dei due attaccanti che puntualmente arriva. Uno a zero dell'Uruk Hai al dodicesimo: errore di Giulianelli che stenta l'uscita, ma grave incertezza del reparto difensivo, colto impreparato dal taglio centrale. La reazione biancorossa non è veemente, ma comunque efficace: metro dopo metro il Cuniggiu si avvicina sempre più sino a trovare il pareggio di Pablito Parodi al sedicesimo(ovviamente un bel palo rete, o meglio, Pablo rete). 

Ultimo tango a Begato
Torna a tratti il bel gioco e sono in molti a sfiorare il vantaggio: su tutti Andrea Mariotti e Peppo, quest'ultimo in versione Brandao.



Sprecone sottoporta (capiterà anche nella ripresa), ma uno Stham della difesa, nonostante la statura nella media della squadra: è sempre il primo a svettare sugli avversari in difesa.
Come accennato nell'introduzione, dopo lo svantaggio, inizia l'assedio del Cuniggiu che dopo aver trovato il meritato pareggio prende quota e si porta in vantaggio  al ventiduesimo con Andrea Mariotti (purtroppo partente da qui a due settimane, un vero peccato). Tiro dalla trequarti centrale ed ancora palo-rete: imparabile. Passano due minuti, siamo al ventiquattresimo, e Mariotti ci prende gusto: tiro potentissimo ed angolato al limite dell'area di rigore, il portiere devia sul palo, Peloso raccoglie e deposita in rete (Leonardino ne sarà orgoglioso). Il primo tempo si conclude con una punizione infruttuosa del Cuniggiu.

Dalla prossima settimana cronaca in Braille del Cuniggiu: la copertina

Secondo tempo che parte da dove era terminato il primo: Cuniggi all'attacco. Il vero protagonista del secondo tempo è l'arbitro Brunetta e i calci di punizioni ad assegnazione casuale (lungi da noi fare polemica, ce ne fossero di arbitri così, ma alcune decisioni discutibili hanno destabilizzato il campo di gara).

L'arbitro Brunetta
Al quinto della ripresa esce Peloso ed entra Bovero con un ottimo impatto sulla gara. Lo stesso si può dire degli altri subentranti, Peruta e Fasciolo (hanno sostituito al decimo e al quindicesimo Mariotti e Alonzo rispettivamente). Al sesto quarta marcatura biancorossa ad opera di Pablito (doppietta) che insacca dopo un bel contropiede. Questa rete taglia le gambe agli avversari che comunque non demordono e cercano di pungere con ogni freccia al loro arco, non ultimo un tiro velenossissimo del portiere neroverde che, complice il vento, rischia di tramutarsi in rete: tiro deviato in angolo. Sugli sviluppi del corner l'Atletico rischia l'autorete per ben due volte. Al diciottesimo però Peruta insacca la quinta rete che chiude virtualmente l'incontro. L'Uruk Hai si getta alla disperata in avanti e impegna Giulianelli in due occasioni prontamente sventate. Costantino realizza la sesta rete al 23°, l'Uruk Hai segna al 24° con gol di tacco di Cevasco che spiazza Parodi e Giulianelli (attaccante neroverde bravo e fortunato), chiude l'incontro il missile terra-terra di Peruta su punizione: complimenti, è il sette a due che chiude la partita.






Buona gara dei Cuniggi che salgono così al terzo posto a quattro punti dal vertice. Unica nota dolente la notizia per cui perderemo il neo attaccante Mariotti per improrogabili impegni di lavoro a Roma.
Marco chiama Mr. Wolfe Armando.